#noalfumo #stopalfumo
È ormai risaputo che l’osteopatia ha a cuore il benessere globale della persona e, pertanto, insiste e lavora su diversi livelli, a favore di un corretto equilibrio sia corporeo che mentale. Ecco perché l’osteopata cerca sempre di sensibilizzare i suoi pazienti sull’importanza di una vita sana caratterizzata, in primis, dal movimento. L’assenza di movimento, infatti, porta inevitabilmente alla rigidità muscolare e articolare e alla conseguente difficoltà di svolgere anche banali gesti quotidiani proprio perché bloccati dal sopraggiungere del dolore. E quando subentra la fatica, allora significa che il corpo si è abituato ad uno stile di vita statico e pertanto non corretto. La prima reazione è spesso quella di alimentare tale sedentarietà evitando gli sforzi che causano dolore. Ecco quindi innescarsi una spirale deleteria e dannosa che coinvolge e depaupera corpo e psiche.
Spesso, come se non bastasse, sopraggiungono anche ansia e stress che in molti pensano di poter tenere a bada ricorrendo al “lusso” nocivo del fumo, sorvolando pericolosamente su quanto male ulteriore ci si stia procurando da soli.
Tutti siamo ormai a conoscenza dei suoi effetti devastanti a livello polmonare, ma forse non tutti sanno che è stato dimostrato che il fumo è tra i fattori esterni maggiormente in grado di influenzare in modo significativo la funzionalità del sistema nervoso autonomo, deputato a gestire le funzioni involontarie del nostro corpo fra cui la funzionalità cardio-respiratoria e la componente più emotiva dell’organismo.
A tale proposito, il trattamento osteopatico può avere degli effetti, non tanto sul fumo, quanto sulla funzionalità autonomica che lo stesso fumo va ad alterare.
Infatti, il fumo produce risultati deleteri sulle ossa, accelera i processi di invecchiamento di tessuti e vasi sanguigni, altera la percezione dei sapori agendo sulle papille gustative, rende difficile un buon riposo, compromette il livello di attenzione e memoria danneggiando così apprendimento e ragionamento.
La ben nota sentenza Mens sana in corpore sano -tratta da un verso del poeta latino Giovanale-, sottolinea l’importanza dell’attività fisica nel mantenimento di buone funzioni cerebrali e dovrebbe portarci a riflettere.
Perché per smettere di fumare, servono di certo forza di volontà e determinazione, ma è altrettanto utile fare leva sulle motivazioni; e non può esserci motivazione più forte se non quella di salvaguardare doverosamente la propria salute.
È di fatto indispensabile abituarsi ad una corretta gestione del proprio corpo senza dimenticarsi del benessere interiore. Infatti l’energia psicologica è altrettanto importante quanto quella fisica, tanto più che la mancanza della prima spesso abbassa considerevolmente le nostre difese immunitarie esponendoci a malesseri e tensioni fisiche. L’innata capacità di recupero che il nostro corpo possiede va quindi tutelata come una risorsa preziosa preservando la serenità psichica, necessaria ad alimentare proprio la forza fisica.
E, soprattutto, cerchiamo di non dimenticare mai che una vita sedentaria non aiuta: il cuore è un muscolo e, come tale, ha bisogno di movimento. Manteniamoci attivi, quindi e impariamo a volerci bene davvero!
Migliorare la qualità della vita, scegliendo di perseverarla attraverso la conservazione delle buone abitudini, si può; educarsi al movimento, per assicurarsi uno stato di salute fisico e mentale, si deve.